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Valvasone

Comuni itinerario
VALVASONE

Dopo la visita di S. Vito al Tagliamento abbiamo la possibilità di scegliere se andare verso Pordenone o verso Valvasone.
Per i più romantici consiglio Valvasone,  gioiello di urbanistica e architettura, l’interesse dei singoli edifici, unito all’armonia di un impianto urbanistico inalterato, rappresenta certamente un’attrattiva di grande richiamo culturale e turistico ed è uno dei borghi più belli d’Italia, è’ anche chiamato il borgo delle spose.

Cittadina di circa 1.900 abitanti di origine romana, divenne un centro importante durante il Medioevo.

Valvasone, uno dei Borghi più belli d’Italia, è diventato il Borgo dell’Affresco in quanto  dal Castello al Duomo, dalla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo al Convento dei Servii di Maria, dal Palazzo del Comune a Sala Roma, tutte le perle di Valvasone custodiscono una serie di affreschi, tra i più notevoli della regione.

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STORIA

Il nome Valvasone è di incerta derivazione:
1. Da Volusonio, fondatore nel 132 a.c.;
2. Da WAL " altura, rialzo" e WASO "prato
Nel XII-XIII secolo, Valvasone dal punto di vista ecclesiastico, costituiva la parte meridionale della pieve di Cosa (San Giorgio della Richinvelda), da cui venne staccata dal vescovo di Concordia, nel 1355, la parrocchia di Valvasone, comprendente le cappelle di San Martino e di Arzene: decisione questa giustificata evidentemente dall'importanza assunta dal luogo e dalla famiglia che ne deteneva la giurisdizione, una nobile famiglia di feudatari, imparentata con gli Sbroiavacca, che amministrava per conto dei patriarchi di Aquileia. Data importante per il paese è il 1393 quando la comunità rurale si sottomise al dominio dei Valvason-Cucagna.


Anzi, proprio in virtù di tale potenza, ai signori di Valvasone fu concesso il privilegio, conservatosi tale sino ai giorni nostri, di scegliere il parroco per la chiesa del luogo (giuspatronato).
Nel 1419/1420 la regione fu conquistata da Venezia fino al 1797 a mezzo delle armate napoleoniche  che proprio qui lasciarono ricordo del loro primo passaggio nella vittoriosa battaglia del Tagliamento e di Valvasone contro le truppe austriache.
Per gli anni e i decenni successivi, la storia di Valvasone è quella del Friuli e, dal 1866, quella d'Italia.
La storia di Valvasone è bello raccontarla osservando il suo centro storico che si presenta ad oggi quasi intatto nel suo aspetto medioevale. Le numerose case signorili a volte dotate di portici, a volte decorate, il suo Duomo, il campanile romanico, il Castello.
La vita religiosa in Valvasone fu infatti assai fervida nel medioevo e nell'età moderna. Il duomo costruito nella seconda metà del '400, veniva officiato da una collegiata di sacerdoti con obbligo di coro. Nell'antica parrocchiale, dedicata a S. Giovanni Evangelista (o Battista ?) ed alla Madonna, nel 1485 s'erano insediati i Servi di Maria per i quali era stato edificato anche apposito convento; la chiesa stessa era per lo meno dalla metà del Trecento un santuario, centro di devozione popolare, per la presenza di un'icona della Vergine allattante il Bambino; già anteriormente al 1355 prosperava una confraternita laicale intitolata a Maria dedita alle opere di religione e di carità, esercitate, queste ultime, all'interno di un piccolo ospedale in cui trovavano rifugio ed assistenza poveri del luogo, viandanti e pellegrini.


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Palazzi sulla piazza del duomo di Valvasone

Il Duomo

Fu costruito per dare un tempio dignitoso alla reliquia del Miracolo Eucaristico, la Sacra Tovaglia, e consacrato l’8 settembre 1484. In origine di stile tardo romanico  in seguito a importanti interventi subiti tra il 1889 e il 1901 è oggi di stile neogotico. La navata termina con tre absidi. Sorge sula piazza grande che costituisce il centro dell’organismo urbanistico. Il Duomo è dedicato al Santissimo Corpo del Cristo.
Secondo la tradizione, il Duomo fu costruito in seguito ad un evento accaduto a Gruaro (una località oggi in provincia di Venezia), lungo la roggia Versiola, dove nel 1294 (ma più verosimilmente nel 1394) una pia donna, intenta a lavare una tovaglia proveniente dalla vicina chiesa di San Giusto, avrebbe notato una particola consacrata, negligentemente dimenticata nel lino da un dubbioso officiante, da cui sgorgava del sangue che segnava indelebilmente il tessuto.
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I documenti attestano che all’inizio del XV secolo la sacra tovaglia era stata trasportata a Valvasone e posta in un apposito altare dell’antica pieve intitolata a Santa Maria delle Grazie e San Giovanni, soggetta, dopo la costruzione del Duomo, ad un decadimento che la portò ad un lento ma inesorabile declino, concluso con la definitiva demolizione nel 1866.
Il 28 marzo 1454 papa Nicolò V dispose che la preziosa tovaglia fosse affidata ai Valvason, a condizione che gli stessi edificassero una nuova chiesa dove ospitarla, da dedicare, appunto, al Santissimo Corpo di Cristo.La sacra reliquia venne trasferita nel Duomo attorno al 1479.
All’interno si trovano opere d’arte di pregio:

1. Madonna bizantina, viene chiamata Madonna delle Grazie. Databile di inizio 1300, raffigura la Vergine in atto di allattare il bambino;
3. S. Caterina d’Alessandria. Cappella laterale del Duomo, abside laterale destra. XVII secolo.
4. SS. Giacomo e Cristoforo. Cappella laterale del Duomo, abside laterale sinistra. L’altale è dedicato al martirio di S. Giacomo. XVII secolo.
5. Altare dedicato alla S. Croce e S. Elena. Altare laterale destro , fu eseguito nel 1705 da Francesco Caribolo
6. Crocefisso in legno. Databile tra il ‘400 ed il ‘500
7. L’Organo.  E’ il vanto della  comunità valvasonese ed è certamente una delle presenze d’arte più interessanti dell’intero Friuli, sia per il suo valore musicale sia per l’importanza delle decorazioni pittoriche che l’abbelliscono.
Unico esemplare esistente  in Italia dell’arte organaria veneziana del ‘500. Strumento unico nel suo genere, commissionato nel 1532 al grande maestro organario Vincenzo de Columbis (Casale Monferrato, 1490 ca – Venezia, 1574), con il contributo del massimo pittore friulano dell’epoca, Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone (1484 ca – 1539). I lavori cominciarono nel 1533 e terminarono nello stesso anno, benché la costruzione della cassa che lo riveste non fosse terminata prima del 1535. Cominciò quindi l’impresa decorativa ma si dovette aspettare il 1538 quando l’intagliatore Girolamo di Venezia e l’indoratore Tommaso Mioni da Udine  proposero un elegante repertorio, fatto di mascheroni e girali, ormai di gusto manierista.
Invece per le portelle fu contattato Pordenone, il quale nel 1537 ricevette un acconto di 55 ducati per la realizzazione delle ante su temi eucaristici; purtroppo due anni dopo il pittore e lasciò l’opera incompiuta.

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Ingresso Duomo - Valvasone

Il Castello

Costruito o ricostruito tra il 1252 ed il 1292 per ordine del patriarca di Aquileia è ora monumento nazionale. Il castello deve essere considerato, per tutto il medioevo, unicamente una struttura militare.
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Sua principale funzione era quella di difendere la porzione di territorio su cui aveva la giurisdizione militare. Comunque e ovunque fosse costruito nel patriarcato, seppure voluto da un singolo o da una comunità, esso ricadeva sotto l’autorità del patriarca, salvo i pochi sorgenti in territori trattenuti dall’imperatore o, in vece sua, da suoi beneficiati.


Il complesso e massiccio edificio che domina con la sua mole Piazza Castello e che probabilmente costituisce l’elemento più suggestivo del paesaggio urbano di Valvasone si presenta, oggi, come la somma di una serie lunghissima di interventi assai probabilmente senza soluzione di continuità su fondamenta di una prima torre di epoca tardo antica di carattere difensivo e di avvistamento.
Ospitò Napoleone Bonaparte, nel 1409 Papa Gregorio XII di ritorno dal Concilio di Cividale ed il 12 marzo 1782 vi sostò Papa Pio VI che si recava a Vienna.

All’interno si possono ammirare i saloni del ‘500, un Oratorio dedicato  all’Immacolata, una sala affrescata ed un prezioso teatrino del ‘700 con affreschi ornamentali.


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Ingresso al castello di Valvasone

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Pozzo in piazza del Castello - Valvasone
Il Campanile romanico

Opera meravigliosa per l’armonia delle linee fu completato alla fine del ‘400.  Ogni sera diffonde il suono pastoso del suo campanone

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Campanile romanico - Valvasone

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Valvasone
Intorno al Castello

La chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Antonio Abate con annesso l’ospitale, oggi abitazione privata, già presenti nel 1355. Dal rinascimento giungono il Palazzo del Conte Eugenio, Casa Trevisan con la porta a tutto sesto riquadrata in pietra e sovrastata da un balcone sostenuto da due teste di leone, e la Casa della Pieve, chiamata così perché incorpora la trecentesca chiesa di San Giacomo. Il Seicento ha lasciato Palazzo Tamburlini con le sagome sporgenti dei camini interni, lo scenografico e singolare Palazzo Fortuni, mentre il ’700 ha donato Palazzo della Donna, oggi sede comunale e Palazzo Pinni con sul retro un grazioso parco e anche il vecchio filatoio con il lavatoio pubblico ancora visibile.

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Palazzo Valvasone

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Centro storico Valvasone

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Vie del centro di Valvasone


Attività:

-. in collaborazione con Felice Arte vengono organizzati  corsi per imparare questa antichissima tecnica artistica e allestito un percorso didattico che ne racconta i segreti.


Manifestazioni:

La rievocazione storica. A fine settembre ti puoi immergere nel Medioevo. “a Valvasone lo si può ancora avvertire nell’aria, nell’atmosfera semplice e austera delle sue piazze, nei vicoli, nei portici .
Quasi per magia, ogni secondo fine settimana di settembre, chi varca le porte di Valvasone è trasportato in un baleno nel lontano Medioevo, tra nobili dame e arditi messeri, tra giocosi musici e pungenti giullari, tra abili artigiani e tenaci mercanti, tra ricche taberne e suadenti meretrici.
La manifestazione settembrina è ogni anno caratterizzata da un tema particolare, si cita ad esempio:
- 2010 Diligite iustitiam, qui iudicatis terram Il mondo medievale si eleva nelle ruote celesti del Paradiso, ispirandosi alla terza cantica della Commedia di Dante Alighieri da Firenze.
- 2011 E ‘l mondo et li animali Il Medioevo a Valvasone compie un altro passo alla scoperta dell’uomo medievale e lo fa attraverso i suoi fidati compagni e i suoi antagonisti: gli animali.
- 2012 ...inimico tempo correndo Il Decameron di Boccaccio.
- Il Festival di Musica Antica. Attore indiscusso è l’organo del Duomo

Piatto del borgo:  la  brovada (rape fatte macerare per diversi giorni nelle vinacce), il muset, cioè il cotechino friulano, si accompagna anche alla polenta o si gusta col brovadin, vale a dire la minestra di orzo, fagioli e brovada.  La  sopa, un piatto che comprende pane, brodo, trippe e vino rosso. In alternativa, il radicchio con le cicciole..

Prodotto del borgo:  il “voleson”, la torta casareccia e  il formaggio di latteria realizzato come si faceva un tempo, con latte crudo non pastorizzato e proveniente da piccole stalle con mucche alimentate secondo tradizione.

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Vedute di Valvasone

Info:
Via Trieste, 2 – 33098 Valvasone – PN – Italia mail to: info.felicearte@gmail.com tel. e fax. 0434 899501 mobile +39 335 66 277 34
- Noleggio bike
- Area camper

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Fregio in Valvasone
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